martedì 24 gennaio 2017

Una domenica di skialp per i ragazzi del Pila





Domenica 22 gennaio poteva essere una semplice domenica senza gare passata tra i pali o scorrazzando su e giù per le piste, lavorando sui soliti concetti tecnici, fondamentali, ma ridondanti. Per i nostri Cuccioli è stata invece una giornata all’insegna della scoperta di una nuova attività: lo skialp.
L'iniziativa è stata organizzata grazie alla volontà dell’allenatore di categoria Edoardo Cerise, che ha voluto far conoscere un po’ più a fondo la montagna e i suoi aspetti, sempre con un paio di scarponi, di attacchi e di sci ai piedi, in un attività di controllo dello scivolamento.
Alla giornata, hanno collaborato anche Montura, nella persona di Marco Di Bello, che ha accompagnato l’iniziativa fornendo il materiale da scialpinismo e partecipando in prima persona per trasmettere la passione per uno sport a cui è personalmente legato, Gal Sport e Technosport, che hanno integrato il materiale da scialpinismo. Special guest, Luigi Devizzi, Istruttore Nazionale di sci di fondo, che con la sua esperienza ha trasmesso concetti utili ai nostri ragazzi.

Armati di scarponi, attacchini, sci leggeri e pelli, i nostri Cuccioli sono stati guidati dall’arrivo della telecabina Aosta-Pila su per la poderale di San Grato, dove hanno potuto saggiare le sensazioni con questi nuovi attrezzi, provare la tecnica per fare meno fatica e ottenere una spinta migliore, esercitarsi con cambi di direzione e inversioni.

Superata la cappella, il gruppo ha intrapreso la salita verso l’Alpage di Chamolé, confrontandosi subito sulla gestione del baricentro per ottenere una presa ideale delle pelli sul manto e con la fatica fisica che un’attività del genere comporta.
Ma questo non ha spaventato i nostri temerari Cuccioli che hanno affrontato la salita con determinazione e sono riusciti a portarsi tutti a destinazione senza troppi intoppi.

Qui il gruppo si è diviso: i più volenterosi hanno continuato la salita, mentre chi ha avuto qualche difficoltà in più è sceso, esercitandosi nel fuoripista e nelle curve in pista con quel materiale insolito, che necessita di un buono spirito di adattamento.

La gita si è conclusa con il ritrovo all’arrivo della seggiovia Chamolé: chi con qualche goccia di sudore in più, chi avendo fatto qualche curva in discesa in più, comunque tutti sorridenti e soddisfatti dell’esperienza e pronti per l’ultima discesa a valle.